30 dicembre 2006

E' morto Saddam Hussein


E' morto Saddam Hussein. La TV e il web riportano infiniti commenti in merito.
I più ipocriti sono quelli europei, naturalmente.
Perché se era ovvio che dagli Stati Uniti non c'era da aspettarsi altro che "soddisfazione", e dall'Iran addirittura commenti entusiastici, che salutano l'impiccagione di Saddam come "una vittoria degli iracheni", dall'Europa non potevano che venire le solite prese di distanza benpensanti e ipocrite.


(doverosa precisazione: non condividiamo la pena di morte, ma la condanniamo invece assolutamente e con fermezza, senza se e senza ma)

"Condanna", "orrore", "deplorazione". Eccoli i commenti delle personalità europee. Quelle stesse che da troppo tempo lasciano nelle mani altrui (il riferimento allo “scomodo” alleato americano è assolutamente voluto) i lavori più sporchi, e che pensano che per risolvere i problemi del mondo basta emanare qualche direttiva a cui tutti gli stati membri debbono uniformarsi, organizzare qualche viaggetto alla "troika" di turno, dire qualche bella parola di alto profilo e di “grande responsabilità” corrucciando la fronte, sventolare qualche bandiera arcobaleno…
Quelle stesse personalità europee che di fronte a tanti altri efferati delitti troppo spesso si sono comportate come dei moderni Pilato (il genocidio del Ruanda, la guerra in Bosnia, il genocidio dei curdi iracheni, il Kossovo, o le morti efferate dei nostri missionari o dei cristiani che nel mondo vengono "giustiziati" per la loro fede). In questi casi non si fanno commenti e non si manifesta il proprio "orrore", la propria "condanna", la propria "deplorazione".
Eccola l’Europa moderna e protesa al futuro…
Senza entusiamo mi tocca proprio dire un evviva alla sincerità di Calderoli… Almeno dice quello che pensa.

Una preghiera per la salvezza della povera anima di Saddam, nella certezza che la misericordia di Dio avrà potuto agire imperscrutabilmente anche per lei.

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