07 luglio 2015

Escursione al Monte Argentella (2200 mslm), Palazzo Borghese (2145 mslm) e Sasso di Palazzo Borghese (2119 mslm)

5 luglio 2015
Partiamo da Capranica alle 6,45 insieme agli amici del GECO.
La meta è il Pian Grande di Castelluccio di Norcia, in provincia di Perugia, all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Arriviamo a destinazione alle 9,45 dopo aver fatto una tappa per colazione nello storico bar Belli al passo della Somma, sulla via Flaminia (nei pressi di Spoleto).
La giornata è bellissima e alle 10,00, quando cominciamo a salire, è già molto calda anche se un piacevole vento attenua il calore solare.
Per arrivare al punto di attacco del sentiero, abbiamo percorso il lunghissimo rettilineo stradale che taglia il Pian Grande, già pienissimo di macchine. Al bivio per Forca di Presta il traffico diventa addirittura paragonabile a quello delle strade litoranee romane nel periodo di Ferragosto...
Alla grande area camper "storica", posizionata al centro del rettilineo, ne è stata aggiunta un'altra all'inizio del rettilineo per Forca di Presta, speriamo solo per il periodo della fioritura.
Lo spettacolo dei colori della fioritura, viene però oscurato da quello orrendo dei visitatori impazziti che, come cavallette, percorrono barbaramente i campi fioriti muniti di smartphone e macchinetta fotografica alla ricerca di un selfie o della foto dell'anno. 
Mi domando se per preservare la bellezza di questi luoghi, l'Ente Parco ha intenzione prima o poi di contingentare gli ingressi al Piano. Forse sarebbe il caso di farlo, anche perché qualche cartello "vietato calpestare le coltivazioni in atto", o una sola pattuglia della forestale, non riescono di certo a impedire che la maleducazione della gente la faccia da padrone in nome di qualche fotografia...

Descrizione dell'itinerario seguìto

Alla fine del rettilineo (noi veniamo da Norcia), subito prima della salita che porta al borgo di Castelluccio di Norcia, imboccare sulla sinistra una strada bianca dal fondo molto sconnesso (fare attenzione alle sospensioni e alla coppa dell'olio!). Parcheggiare circa 400 metri dopo, prima del cartello di divieto di transito. 
Da qui (quota 1318 mslm) si comincia a salire verso la Capanna Ghezzi (1570 mslm Rifugio CAI di Perugia) imboccando il largo sentiero 203 (strada carrareccia che si insinua nelle gole dei Colli Alti e Bassi). Poco prima del cartello del divieto di transito, sulla destra seguire la segnaletica bianco-rossa CAI che si distacca dalla carrareccia verso destra, su altra carrareccia dal centro erboso e seguirla in salita per circa 2 km. In corrispondenza di uno stazzo per pecore (con roulotte), imboccare la carrareccia che dopo 500 mt. circa porta a Capanna Ghezzi.
Questa variante permette di evitare di percorrere la carrareccia principale all'interno dei Colli Alti e Bassi su un percorso monotono e molto caldo (vedi mia escursione del 25/08/2012 da Capanna Ghezzi a Logo di Pilato per Forca Viola) ed arrivare a Capanna Ghezzi risparmiando poco più di un km (strada carrareccia: 3,600 km; percorso della scorciatoia: 2,500 km).
Dalla Capanna Ghezzi, dove notiamo che finalmente è stato interrato il tubo di adduzione dell'acqua al fontanile e che evita che l'acqua arrivi caldissima dopo aver percorso qualche centinaio di metri all'interno di un tubo di polietilene nero lasciato al sole, si sale verso Colle Albieri seguendo il sentiero che piega verso destra con una larga curva.
Dopo circa 1,500 mt (30 minuti di salita) si arriva quindi a Colle Albieri (1800 mslm): 1,500 km (progr. + 5,100 km) dove un segnavia verticale indica che da qui è possibile raggiungere a sinistra il Palazzo Borghese e a destra la Forca Viola. Noi proseguiamo verso la selletta che collega il Colle Albieri con il pendio dell'Argentella e imbocchiamo il sentiero che prende il nome di "Strada Imperiale", un antico itinerario doganale che collegava un tempo le Marche con l'Umbria (sentiero n. 205), valicando i Sibillini al Passo di Sasso Borghese  (2057 mslm). Qui si arriva dopo aver percorso altri 1.800 mt. circa (40 minuti di salita). 
Arrivati al passo di Sasso Borghese (segnavia verticale) si può scegliere di salire direttamente all'Argentella imboccando il sentiero 208 che ne percorre la cresta, oppure decidere di conquistare le vicine vette del Palazzo Borghese (2149 mslm) e del Sasso di Palazzo Borghese (2119 mslm).
Noi ci dividiamo. In 5 optiamo per questa digressione, mentre altri 3 ci aspettano sulla sella di Palazzo Borghese.
La digressione ci distoglie dal raggiungere la cima dell'Argentella per circa 45 minuti, il tempo necessario a salire prima il Sasso, e successivamente, il Palazzo Borghese.
Comunque ne valeva la pena perché dal Sasso si apre lo stupendo panorama verso la Sibilla, la Cima di Vallelunga e il Monte Porche, e poi sulla valle di Foce e le colline marchigiane del Piceno.
Dal Palazzo Borghese si apre invece il panorama sul Pian Grande - brulicante di macchine e scintillante di parabrezza al sole - su Castelluccio, il Monte Patino e il Monte Lieto.
Per salire sul Palazzo non c'è un vero e proprio sentiero segnato (a meno di imboccare quello che collega questa cima a quella di Monte Porche), per cui è necessario affrontare il suo pendio conformato "a gradoncini", conquistarne prima l'anticima e arrivare alla cima - segnata da un ometto di pietre - per la cresta.
Torniamo verso la Sella di Palazzo Borghese percorrendo a vista il pendio vino a riguadagnare il sentiero che scende in discesa ammirando sulla sinistra l'orrido verso la valle di Foce e le pareti a strapiombo del Sasso.
Dal passo di Sasso Borghese saliamo quindi verso la cima dell’Argentella (2201 mslm) percorrendone la larga cresta. Si arriva in cima - anche questa segnata da un ometto di pietre - dopo circa 40 minuti di bella fatica.
Qui ci concediamo un po' di meritato riposo, mangiando e ammirando lo straordinario panorama verso la valle glaciale del lago di Pilato, il Vettore e tutta la teoria di cime e creste che offre il lato perugino della montagna, con il Redentore a dar spettacolo quasi fosse l'Everest.
Scendiamo dalla cima dell’Argentella verso Forca Viola (1936 mslm) imboccando il sentiero che in breve ci porta in vista del piccolo Casale dell’Argentella (segnato sulla mappa 1:25.000 CAI del Parco dei Sibillini) e che, in corrispondenza della Fonte delle Fate, si ricongiunge al sentiero CAI 204. Da qui si arriva in breve (circa 20 minuti) alla Forca Viola (1936 mslm), affollata di escursionisti in sosta prima di scendere a valle.
Da Forca Viola si scende a Colle Albieri attraverso il sentiero 202 (30 minuti circa) e da qui si ritorna a Capanna Ghezzi (altri 20 minuti) da dove, dopo aver fatto scorta di acqua al fontanile, si torna al parcheggio in altri 30 minuti circa.
Il giro, abbastanza faticoso, è di circa 16 km compresa la salita al Palazzo Borghese e al Sasso.
Ne vale la pena comunque...


Il gruppetto all'inizio del cammino: Elena, Luciano, Samantha, Gabriele, Riccardo, Claudio, Sandro e Fabio


Un cane o un orso?

Un po' di fioriture


Salendo verso la Capanna Ghezzi... uno sguardo al Pian Grande


Un po' d'ombra... nei pressi della Capanna Ghezzi


Il fontanile di Capanna Ghezzi (1570 mslm) servito da un tubo finalmente interrato!




Colle Albieri (1800 mslm)

Imbocchiamo la "Strada Imperiale" che da Colle Albieri sale al Passo di Palazzo Borghese



Le pendici dell'Argentella

Passo di Palazzo Borghese


Dal Passo di Palazzo Borghese (2057 mslm) verso il Sasso Borghese


Salendo sul Sasso Borghese

Uno sguardo alla Sibilla giù in fondo, con la sua caratteristica "Z"


Ora si vede anche Cima di Vallelunga

Il vicino Monte Porche

In cima al Sasso Borghese (2119 mslm)




La cima del Palazzo Borghese (2145 mslm)

L'Argentella e la sua anti-cima, visti dal Palazzo Borghese

Le temerarie donne della spedizione Elena e Samantha, insieme a Luciano

Sulla cima del Palazzo Borghese


La parete del Sasso Borghese

Sulla cresta dell'Argentella verso la cima


Sulla cresta dell'Argentella verso la cima

Finalmente in cima all'Argentella! (2200 mslm)

Foto post-prandiale

L'ometto di pietra che segna la cima dell'Argentella

Foto post-prandiale

In cima all'Argentella!

La valle glaciale del Vettore entro la quale si trova il lago di Pilato. A sinistra il Vettore (2476 mslm), la cima più alta dei Sibillini. Al centro, ben visibile, la Sella delle Ciaule (2240 mslm). A destra, prima il Pizzo del Diavolo  (2410 mslm) e il Redentore (2448 mslm). In prima piano, a destra, la Cima di Forca Viola (2230 mslm)

La valle di Foce





Il Pian Grande dall'anticima dell'Argentella

Sandro alla Fonte delle Fate


Sulle pendici dell'Argentella

Forca Viola (1936 mslm)... affollatissima


Scendendo verso Capanna Ghezzi


Capanna Ghezzi e il suo fontanile


L'ultimo tratto prima delle automobili




Fioriture




Sembra di stare al mare... :((


1 commento:

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